domenica 22 settembre 2013

Background di fine Turno

Il terzo turno della campagna di Planetary è finito ragazzi, è stato un turno in cui ho vinto parecchio, esclusa la prima partita contro i Necron, in cui ho attaccato senza successo, mi sono difeso come sapete da Necron, due volte dagli Space Marine dei Soli Blu e due settimane fa anche dai Tiranidi, attaccando inoltre il Bastione dei Soli Blu e vincendo. Morale della favola però, ho fallito il tiro al 5+ sui 2D6 per la conquista ed è stato tutto inutile. Anche i Necron hanno fallito il tiro al 7+ per prendere lo spazioporto Tiranide mentre i Soli Blu si sono accaparrati all'8+ la stazione energetica Necron. Pochi cambiamenti dunque, ma nel prossimo turno sarà guerra totale. Ogni giocatore sta già preparando le sue offensive, ed io non sono da meno. Obiettivo principale è lo Spazioporto, ma avendo due attacchi voglio sfruttarli tutti. E questa volta non voglio intromissioni dai dadi ahahah.

Zanmobish, Quartier Generale dei Cavalieri di Ultramar, piani superiori del Formicaio  02.08 A.M.


TUMP. L'enorme tavolo d'acciaio nella Sala Strategica si piegò in due sfondandosi. Abrahel sollevò il pugno e lanciò quel che rimaneva del tavolo contro al vetro antisfondamento alle sue spalle gridando per la rabbia. Il sergente Saurus ed il cappellano Koghenen, gli unici presenti, rimasero in silenzio.

Il bibliotecario Evis, secondo in comando di Abrahel e comandante delle forze a Sud si era dovuto ritirare dai territori in mano ai Soli Blu. Dopo aver sconfitto i Marine nemici, infatti, aveva dovuto ritirarsi per difendere lo spazioporto dai Tiranidi, abbandonando le postazioni appena conquistate. Koghenen era stato inviato con una piccola forza per cercare di coprirgli le spalle durante l'offensiva, ma a Sud non avevano abbastanza effettivi per combattere contemporaneamente su due fronti. Maledicendo il tempismo degli xeno avevano dovuto quindi abbandonare l'offensiva. Abrahel, bruciante d'ira, guardò Koghenen. Rappresentava perfettamente lo stato dei Cavalieri di Ultramar in quella campagna: era tornato da meno di un'ora, indossava ancora l'armatura terminator da battaglia, sporca del sangue suo e soprattutto di quello degli xeno, in alcuni punti si era danneggiata quando la sua Stormraven era esplosa; non aveva perso tempo per farsi medicare, aveva portato il corpo del confratello Ignatius, membro della Cerchia Interna morto nella battaglia, all'Apotecarion e poi si era diretto immediatamente da Abrahel per comunicare la notizia. Non avevano tempo per riposarsi o curarsi, erano circondati e combattevano incessantemente su ogni fronte.
"Fratelli, sono stufo di questi schiavi dell'inquisizione, sono stufo di questi xeno, sono stufo dei Necron. Combattiamo giorno e notte per la popolazione, ma non è abbastanza. Abbiamo combattutto correttamente, abbiamo risparmiato la vita ai Marine nemici permettendogli di ritirarsi dopo averli sconfitti più volte. ORA BASTA. Diramate l'ordine: nessuna pietà. Chiunque si opporrà a noi dovrà essere sterminato. Non voglio sopravvissuti, non mi interessa quali insegne portino, non mi interessa che si vogliano arrendere, troppi marine sono caduti. Voglio ogni membro della Cerchia Interna sul fronte, comunicherò al capitano Hauser di ritirare le sue squadre di guastatori dal deserto e riunire a nord tutta la terza compagnia per l'offensiva finale. Combattiamo per la popolazione? Bene, che la popolazione combatta per noi. I cittadini smaniano dalla voglia di aiutare, che lo facciano allora. Sia ordinato alla FDP di armare ogni umano in grado di combattere, e di addestrare ogni cittadino alla guerriglia urbana. Questa guerra deve finire, e finirà nell'unico modo possibile: con la nostra vittoria!". "Abrahel, -disse Koghenen con voce pacata e profonda- fratello mio, la tendenza alla furia è una caratteristica del nostro capitolo, e in coloro che si immergono nel Warp è ancora più accentuata. Stai dando i tuoi ordini preso dal tuo cuore o dalla tua mente?". Abrahel osservò nuovamente l'anziano cappellano. Erano amici dalla fondazione del capitolo, e Abrahel lo rispettava sia per la sua abilità militare sia ancor di più per la sua saggezza. Sapeva che Koghenen condivideva ciò che aveva detto, ma che voleva assicurarsi che lui stesso ne fosse convinto. "Koghenen -disse sorridendo ma con decisione- sono un bibliotecario ed un capitano degli Space Marine. Non sarei ciò che sono se non avessi imparato a prendere decisioni con discernimento. Questa è una guerra brutale, e brutalmente andrà combattuta. Ti rispetto da quando ci conosciamo, e voglio che tu stesso collabori con la FDP. Sfrutta l'ardore dlla popolazione e guidali in battaglia illuminando loro il cammino per la vittoria con la tua retorica. Non dovrai preoccuparti di altro, perchè io personalmente guiderò i nostri Marine in guerra. Ho passato troppi giorni coordinando le difese e le offensive da questa città. Un marine non è fatto per una stanza, ma per il campo di battaglia, e quello sarà il mio ed il nostro posto." Koghenen parve soddisfatto. "Comandante -disse Saurus- quando inzieremo?". Abrahel lo guardò con un ghigno "Ora".


4 commenti:

  1. Ci starebbe bene uno stendardo con su scritto PREPARE YOUR ANUS...

    Si percepisce l'incazzatura dei tuoi space, ottimo!

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  2. Eheheheheh... in quanto a culo i miei Soli Blu non sono secondi a nessuno. XD Persino gli xeno fanno ciò che noi vogliamo che facciano, ma senza averci parlato (ovviamente). Comunque, voglio i diritti di "copyright" per la frase "Infiamma gli animi della popolazione come solo un Cappellano degli Space Marine sa fare", visto che l'ho usata prima io. ;)

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    1. Oh cazzo D: ecco perchè mi sembrava di averla già sentita ahah dopo la cambio allora,che pirla ahaha

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