Esatto bitches, beccatevi sto bg. Ahnnn prima devo specificare due cose: primo, in realtà questo bg è ambientato circa nel terzo turno e non c'entra con quelli che pubblicherò per la MEGAGIGAUBER battaglia finale di Meghnada bensì mi serve per il futuro BG che aggiungerò al mio capitolo alla fine di questa campagna (anche negli altri per la battaglia in realtà ci sono delle cose che anticipano quello che poi racconterò nel futuro BG degli space). Seconda cosa, ho decisamente visto troppe serie tv.
Zanmobish, piani inferiori del Formicaio, 00.17
“Dannazione” imprecò il soldato veterano Hoilett,
accendendosi un bastoncino lho e traendo un’ampia boccata di fumo. “Proprio a
me doveva capitare di fare i turni di ronda di notte. E con due pivelli come
voi, che non hanno nulla di interessante da raccontare, per di più! A che
diavolo serviranno poi, le ronde. Come dire che qualcuno si rivolterebbe mai
contro gli Space Marine, la gente li adora. E per un buon motivo.”. Gli occhi
di Hoilett si illuminarono parlando deI marine. Dei tre fanti di quel turno di
guardia era l’unico ad essere stato sul fronte, a nord, contro i Necron ed i
Tiranidi. Era tornato quando lo spazioporto era stato perso e attendeva un
nuovo dislocamento. “Ve l’ho detto che li ho visti combattere?”, riprese
Hoilett. Jonah fece finta di niente, certo che lo aveva detto, lo ripeteva in
continuazione, ma sentirlo perso nei suoi racconti era meglio che sentirsi
insultato per l’inesperienza sua e di Kros. “Eh sì, io ci ho combattuto
insieme. Sembrano inarrestabili. Si vede che non sono semplici umani. Con loro
vinceremo, lo so, lo so per certo.”. Rimasero in silenzio per un po’ mentre
procedevano lungo il percorso della ronda notturna. Jonah si chiedeva quando
avrebbe potuto finalmente combattere sul fronte. Quegli Space Marine sembravano
la benedizione dell’Imperatore agli occhi di tutti quanti. Ogni racconto che
udiva dai veterani instillava nelle giovani guardie come lui e Kros il desiderio
di combattere. Pensandoci bene forse era quella la vera forza di quei Marine.
Avevano impresso nella popolazione l’ardore per la battaglia sembrando
invincibili, ma Jonah sapeva che avevano perso più di una battaglia. Solo che
nessuno ne parlava. A pensarci bene non aveva mai incontrato nessun veterano
che parlasse di una sconfitta dei Cavalieri di Ultramar. Curioso. Forse quegli
Space Marine non erano così buoni ed onesti come sembravano. Forse erano solo
molto bravi ad apparirlo. No. Impossibile, si disse. Lasciò perdere quei
pensieri e vide che erano quasi arrivati ad un incrocio a T, dovevano andare a
sinistra ma Hoilett fece segno di fermarsi. “Guardate.” All’angolo di entrambe
le svolte si trovava un lampione, e sul muro della svolta a destra ondeggiava
un’ombra strana. Sentirono un forte stridio e uno sbattere metallico, come se
qualcuno stesse smuovendo di forza un cassonetto e ci sbattesse qualcosa contro.
E poi l’inconfondibile suono di qualcosa che affondava nella carne. “Kros, vai
a vedere che diavolo succede” disse Hoilett. “Perché io?” La voce di Kros
tremava leggermente. “Perché sei il più giovane, perchè io sono il più anziano
e te lo ordino e perché se non ci vai da solo ti ci mando io a calci in culo! Chiaro?”.
Kros deglutì e si incamminò verso la svolta. Girò l’angolo. Per un istante,
dopo che girò l’angolo, non si sentì niente, poi il suo urlo lacerò l’aria
della notte. I due fanti fecero per correre verso il vicolo quando le gambe di
Kros gli atterrarono davanti. Senza il resto del corpo. Una creatura enorme ed
orrenda girò l’angolo e corse verso di loro. Jonah incespicò cercando di
impugnare il fucile ma il mostro gli fu subito addosso colpendolo con un
massiccio braccio e scaraventandolo contro al muro. Vide Hoilett urlare e
saltare addosso alla creatura alta quasi il doppio di lui impugnando il
coltello da combattimento. E dire che Jonah aveva sempre pensato che il
veterano fosse meno coraggioso di quanto sembrasse. La bestia si girò e
trapassò il corpo di Hoilett con un pugno, lasciandogli un buco al posto del
petto. Il corpo cadde a terra senza che il compagno emettesse un suono. Jonah
sentì delle grida e dei passi di corsa. “Di qua di qua!”. Vide 5 marine girare
l’angolo da cui era arrivata la creatura. “Eccolo: abbattetelo!”. Senza indugiare
aprirono il fuoco. Una scarica di plasma diede il colpo di grazia alla bestia,
che cadde crivellata dai proiettili e corrosa dalla potente arma. Il marine col
fucile plasma si avvicinò alla creatura, studiandola. “Finalmente”-disse-“ne ha
fatta di strada dalla catted…”. “ZITTO.” Gli si avvicinò il sergente della
squadra impedendogli di aggiungere altro. Lo sguardo del sergente cadde su
Jonah. Si avvicinò alla guardia che era ancora per terra, probabilmente con una
gamba rotta. “Ripulite tutto, cancellate ogni traccia di questa ronda” -disse
il sergente- “e ricordatevi che non devono esserci testimoni.” Estrasse la
pistola e la puntò alla testa di Jonah. La guardia non fece a tempo a dire
nulla, l’ultima cosa che vide fu il viso duro di quello Space Marine, prima che
premesse il grilletto.