lunedì 29 dicembre 2014

BACKGROUND (generato da troppe serie tv)

BACKGROOOOOOOOOUND!
Esatto bitches, beccatevi sto bg. Ahnnn prima devo specificare due cose: primo, in realtà questo bg è ambientato circa nel terzo turno e non c'entra con quelli che pubblicherò per la MEGAGIGAUBER battaglia finale di Meghnada bensì mi serve per il futuro BG che aggiungerò al mio capitolo alla fine di questa campagna (anche negli altri per la battaglia in realtà ci sono delle cose che anticipano quello che poi racconterò nel futuro BG degli space). Seconda cosa, ho decisamente visto troppe serie tv.

Zanmobish, piani inferiori del Formicaio, 00.17

“Dannazione” imprecò il soldato veterano Hoilett, accendendosi un bastoncino lho e traendo un’ampia boccata di fumo. “Proprio a me doveva capitare di fare i turni di ronda di notte. E con due pivelli come voi, che non hanno nulla di interessante da raccontare, per di più! A che diavolo serviranno poi, le ronde. Come dire che qualcuno si rivolterebbe mai contro gli Space Marine, la gente li adora. E per un buon motivo.”. Gli occhi di Hoilett si illuminarono parlando deI marine. Dei tre fanti di quel turno di guardia era l’unico ad essere stato sul fronte, a nord, contro i Necron ed i Tiranidi. Era tornato quando lo spazioporto era stato perso e attendeva un nuovo dislocamento. “Ve l’ho detto che li ho visti combattere?”, riprese Hoilett. Jonah fece finta di niente, certo che lo aveva detto, lo ripeteva in continuazione, ma sentirlo perso nei suoi racconti era meglio che sentirsi insultato per l’inesperienza sua e di Kros. “Eh sì, io ci ho combattuto insieme. Sembrano inarrestabili. Si vede che non sono semplici umani. Con loro vinceremo, lo so, lo so per certo.”. Rimasero in silenzio per un po’ mentre procedevano lungo il percorso della ronda notturna. Jonah si chiedeva quando avrebbe potuto finalmente combattere sul fronte. Quegli Space Marine sembravano la benedizione dell’Imperatore agli occhi di tutti quanti. Ogni racconto che udiva dai veterani instillava nelle giovani guardie come lui e Kros il desiderio di combattere. Pensandoci bene forse era quella la vera forza di quei Marine. Avevano impresso nella popolazione l’ardore per la battaglia sembrando invincibili, ma Jonah sapeva che avevano perso più di una battaglia. Solo che nessuno ne parlava. A pensarci bene non aveva mai incontrato nessun veterano che parlasse di una sconfitta dei Cavalieri di Ultramar. Curioso. Forse quegli Space Marine non erano così buoni ed onesti come sembravano. Forse erano solo molto bravi ad apparirlo. No. Impossibile, si disse. Lasciò perdere quei pensieri e vide che erano quasi arrivati ad un incrocio a T, dovevano andare a sinistra ma Hoilett fece segno di fermarsi. “Guardate.” All’angolo di entrambe le svolte si trovava un lampione, e sul muro della svolta a destra ondeggiava un’ombra strana. Sentirono un forte stridio e uno sbattere metallico, come se qualcuno stesse smuovendo di forza un cassonetto e ci sbattesse qualcosa contro. E poi l’inconfondibile suono di qualcosa che affondava nella carne. “Kros, vai a vedere che diavolo succede” disse Hoilett. “Perché io?” La voce di Kros tremava leggermente. “Perché sei il più giovane, perchè io sono il più anziano e te lo ordino e perché se non ci vai da solo ti ci mando io a calci in culo! Chiaro?”. Kros deglutì e si incamminò verso la svolta. Girò l’angolo. Per un istante, dopo che girò l’angolo, non si sentì niente, poi il suo urlo lacerò l’aria della notte. I due fanti fecero per correre verso il vicolo quando le gambe di Kros gli atterrarono davanti. Senza il resto del corpo. Una creatura enorme ed orrenda girò l’angolo e corse verso di loro. Jonah incespicò cercando di impugnare il fucile ma il mostro gli fu subito addosso colpendolo con un massiccio braccio e scaraventandolo contro al muro. Vide Hoilett urlare e saltare addosso alla creatura alta quasi il doppio di lui impugnando il coltello da combattimento. E dire che Jonah aveva sempre pensato che il veterano fosse meno coraggioso di quanto sembrasse. La bestia si girò e trapassò il corpo di Hoilett con un pugno, lasciandogli un buco al posto del petto. Il corpo cadde a terra senza che il compagno emettesse un suono. Jonah sentì delle grida e dei passi di corsa. “Di qua di qua!”. Vide 5 marine girare l’angolo da cui era arrivata la creatura. “Eccolo: abbattetelo!”. Senza indugiare aprirono il fuoco. Una scarica di plasma diede il colpo di grazia alla bestia, che cadde crivellata dai proiettili e corrosa dalla potente arma. Il marine col fucile plasma si avvicinò alla creatura, studiandola. “Finalmente”-disse-“ne ha fatta di strada dalla catted…”. “ZITTO.” Gli si avvicinò il sergente della squadra impedendogli di aggiungere altro. Lo sguardo del sergente cadde su Jonah. Si avvicinò alla guardia che era ancora per terra, probabilmente con una gamba rotta. “Ripulite tutto, cancellate ogni traccia di questa ronda” -disse il sergente- “e ricordatevi che non devono esserci testimoni.” Estrasse la pistola e la puntò alla testa di Jonah. La guardia non fece a tempo a dire nulla, l’ultima cosa che vide fu il viso duro di quello Space Marine, prima che premesse il grilletto.

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